Una delle azioni del progetto (azione A.2), al fine di completare il quadro delle conoscenze naturalistiche dei Palù, prevedeva il campionamento dell’ittiofauna presente all’interno della sua fitta rete di torrenti e canali. Gli studi sull’ittiofauna completano quelli già realizzati a cura del Comune di Sernaglia della Battaglia grazie ai fondi PSR, sugli aspetti floristici, erpetologici (rettili e anfibi) ed entomologici (farfalle diurne).
Dopo la prima campagna di campionamento ittiofaunistico nel reticolo idrografico del sito di progetto effettuata alla fine del mese di Luglio e che era rappresentativa delle condizioni idrologiche di magra (poca acqua), nello scorso mese di novembre c’è stato il completamento delle indagini in condizioni idrologiche di morbida (molta acqua).
I rilievi hanno interessato in entrambe le fasi 24 stazioni in cui sono stati catturati, fotografati e rilasciati dopo classificazione e misurazioni biometriche oltre 2000 pesci.
I dati sono in corso di elaborazione, ma in via preliminare si osserva che le specie campionate sono risultate essere: Cavedano, Vairone, Ghiozzo, Cobite, Sanguinerola, Barbo comune (queste 6 specie ben diffuse ed abbondanti) e Trota (ibrido fario per marmorata e fario), Anguilla e Tinca (queste tre specie occasionali).
Alcune di queste specie sono inserite negli allegati II e IV della Direttiva Habitat. L’aspetto più rilevante è la quasi totale assenza di specie alloctone, ad eccezione di un esemplare di persico sole trovato a valle di uno stagno privato.
Sono in corso ulteriori verifiche per capire quali siano i fattori che abbiano favorito queste condizioni; tra le ipotesi la presenza di ostacoli insuperabili per la fauna ittica o il naturale isolamento dovuto alle secche estive in alcuni tratti.
L’habitat è risultato complessivamente ben preservato e diversificato, se pure non manchino pressioni di diversa natura e possibilità di interventi per il suo miglioramento.
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PALU QdP
I Palù del Quartier del Piave sono un ecosistema ad elevatissima biodiversità di origine antropica derivante dalle bonifiche benedettine dell’XI secolo, che trasformarono l’originaria zona paludosa in un sistema ordinato e produttivo. L’area di progetto fa parte della Rete Europea “Natura 2000” ed è riconosciuta come Area di Interesse Comunitario (area SIC).
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Progetto LIFE17 – NAT/IT/507 “PALU QdP”
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